Attilio A. Romita
18-05-09, 23:53
Oggi vorrei richiamare la vostra attenzione su un articolo che ho trovato sul stiimanale allegato femminile di un importante quotidiano. Intento di questa mia nota è chiarire che spesso sono date informazioni confuse segno di scarsa conoscenza e tra le notizie sono inserite comunicazioni pubblicitarie. Questo modo di travisare la realtà è la causa della scarsa fiducia che molti hanno nella RETE.
Io sono sempre stato un fautore della divulgazione di tutti i nuovi strumenti che la tecnica ci mette a disposizione perché penso realmente che in molti casi ci semplifichino la vita anche se non sono la panacea di tutti i mali. Allo stesso tempo sono assolutamente contrario alle notizie confuse, cioè agli articoli di divulgazione che confondono fatti, strumenti, soluzioni, indicazioni e pubblicità.
L’articolo in oggetto è un bell’esempio di confusione forse casuale o forse voluta ..e questo sarebbe peggio.
Non farò nomi e marchi perché voglio evitare di fare promozione gratuita all’articolo ed agli autori.
L’articolo si riferisce al cosiddetto “social telefonino Xyy1”.
Il titolo è :”ho messo la rete nel taschino” e nel sottotitolo c’è la frase: “…contiene tutto il web 2.0, se sei furbo, puoi farci anche i soldi”.
Cominciamo dal sottotitolo. La prima parte – “contiene tutto il web 2.0”- è quantomeno esagerata,in quanto questo apparato permette semplicemente di connettersi ad Internet pagando un abbonamento. La seconda parte, -“se sei furbo, puoi farci anche i soldi”- è sicuramente vera ed i due autori pensano di essere stati furbi nascondendo la reclame di un telefonino e la promozione di una rete in un articolo che vorrebbe essere divulgativo.
In un’altra nota ho cercato di spiegare che esiste con Internet individuiamo una serie di componenti ben distinti:
• la Rete logica, cioè la ragnatela di connessioni tra fornitori di informazioni e servizi;
•la Rete fisica, cioè l’insieme di cavi, antenne, strumentazioni che i cosiddetti Provider mettono a disposizione, a pagamento, per potersi connettere alla Rete logica. La connessione può essere “wired” cioè con collegamento rigido ad un cavo (doppino di rame o fibra ottica) o “wireless” cioè per via radio senza fili. Il pagamento può essere diretto o nascosto nella pubblicità inserita nei siti.
•I cosiddetti SITI o Portali e simili, cioè le Società, Gruppi, Associazioni, etc. che si organizzano per fornire servizi alle persone che si connettono alla rete. I servizi sono del tipo più diverso e vanno dalla vendita, alla promozione di idee, alla costruzioni di reti sociali per collegarsi ad altre persone che hanno i nostri stessi interessi ed infine alla promozione di azioni truffaldine dalle quali è bene sapersi difendere. Ogni sito ha un ben definito indirizzo, come un numero telefonico individuato da 4 gruppi di 3 cifre comprese tra 000 e 255. I siti sono anche individuati da un indirizzo logico, tipo www.pippo.com ed esiste un dizionario universale che accoppia indirizzo fisico e logico.
•I terminali di collegamento, sono l’elemento più periferico della rete e possono essere PC fissi, PC portatili, Palmari, telefonini etc.
•I programmi di collegamento e navigazione, tipo MS Explorer o Firefox, che permettono al terminale di collegarsi ad un sito piuttosto che ad un altro inserendo l’indirizzo. Per questi programmi è prevista la possibilità di scriversi una lista di siti “preferiti” cui si desidera accedere senza il bisogno di riscrivere ogni volta l’indirizzo.
Tornando all’articolo in questione si fa, volutamente o per ignoranza, confusione tra i precedenti concetti e, per es. si dice “il diabolico Xyyy1, poi, è caricato con altre cartucce: Messanger per chattare, Skype per telefonare e naturalmente Facebook”. Errori a gogo: tutti i normali “palmari” sono capaci di caricare i programmi di chat tipo Messanger o di telefono tipo Skype; Facebook non è un programma, ma un indirizzo di un social network. Allo stesso modo avrebbero potuto dire che Xyyy1 contiene l’Enciclopedia Italiana ed il British Museum perché ha preinseriti gli indirizzi delle due istituzioni.
L’articolo si conclude con una non voluta nota umoristica: il capoverso “Meglio la trasparenza”. Dopo due colonne piene di malcelata pubblicità redazionale, mi sembra il massimo.
La Rete è un grande strumento di conoscenza, di utilità pratica, di svago, di supporto sociale e tanto altro. Il male della Rete è che molti si approfittano della grande Libertà che la Rete offre e la usano come strumento per promuovere azioni truffaldine o peggio.
Solo una corretta conoscenza ed informazione possono aiutarci a mantenere la Rete sana esattamente come facciamo tutti i giorni per tentare di mantenere pulite le nostre città.
Io sono sempre stato un fautore della divulgazione di tutti i nuovi strumenti che la tecnica ci mette a disposizione perché penso realmente che in molti casi ci semplifichino la vita anche se non sono la panacea di tutti i mali. Allo stesso tempo sono assolutamente contrario alle notizie confuse, cioè agli articoli di divulgazione che confondono fatti, strumenti, soluzioni, indicazioni e pubblicità.
L’articolo in oggetto è un bell’esempio di confusione forse casuale o forse voluta ..e questo sarebbe peggio.
Non farò nomi e marchi perché voglio evitare di fare promozione gratuita all’articolo ed agli autori.
L’articolo si riferisce al cosiddetto “social telefonino Xyy1”.
Il titolo è :”ho messo la rete nel taschino” e nel sottotitolo c’è la frase: “…contiene tutto il web 2.0, se sei furbo, puoi farci anche i soldi”.
Cominciamo dal sottotitolo. La prima parte – “contiene tutto il web 2.0”- è quantomeno esagerata,in quanto questo apparato permette semplicemente di connettersi ad Internet pagando un abbonamento. La seconda parte, -“se sei furbo, puoi farci anche i soldi”- è sicuramente vera ed i due autori pensano di essere stati furbi nascondendo la reclame di un telefonino e la promozione di una rete in un articolo che vorrebbe essere divulgativo.
In un’altra nota ho cercato di spiegare che esiste con Internet individuiamo una serie di componenti ben distinti:
• la Rete logica, cioè la ragnatela di connessioni tra fornitori di informazioni e servizi;
•la Rete fisica, cioè l’insieme di cavi, antenne, strumentazioni che i cosiddetti Provider mettono a disposizione, a pagamento, per potersi connettere alla Rete logica. La connessione può essere “wired” cioè con collegamento rigido ad un cavo (doppino di rame o fibra ottica) o “wireless” cioè per via radio senza fili. Il pagamento può essere diretto o nascosto nella pubblicità inserita nei siti.
•I cosiddetti SITI o Portali e simili, cioè le Società, Gruppi, Associazioni, etc. che si organizzano per fornire servizi alle persone che si connettono alla rete. I servizi sono del tipo più diverso e vanno dalla vendita, alla promozione di idee, alla costruzioni di reti sociali per collegarsi ad altre persone che hanno i nostri stessi interessi ed infine alla promozione di azioni truffaldine dalle quali è bene sapersi difendere. Ogni sito ha un ben definito indirizzo, come un numero telefonico individuato da 4 gruppi di 3 cifre comprese tra 000 e 255. I siti sono anche individuati da un indirizzo logico, tipo www.pippo.com ed esiste un dizionario universale che accoppia indirizzo fisico e logico.
•I terminali di collegamento, sono l’elemento più periferico della rete e possono essere PC fissi, PC portatili, Palmari, telefonini etc.
•I programmi di collegamento e navigazione, tipo MS Explorer o Firefox, che permettono al terminale di collegarsi ad un sito piuttosto che ad un altro inserendo l’indirizzo. Per questi programmi è prevista la possibilità di scriversi una lista di siti “preferiti” cui si desidera accedere senza il bisogno di riscrivere ogni volta l’indirizzo.
Tornando all’articolo in questione si fa, volutamente o per ignoranza, confusione tra i precedenti concetti e, per es. si dice “il diabolico Xyyy1, poi, è caricato con altre cartucce: Messanger per chattare, Skype per telefonare e naturalmente Facebook”. Errori a gogo: tutti i normali “palmari” sono capaci di caricare i programmi di chat tipo Messanger o di telefono tipo Skype; Facebook non è un programma, ma un indirizzo di un social network. Allo stesso modo avrebbero potuto dire che Xyyy1 contiene l’Enciclopedia Italiana ed il British Museum perché ha preinseriti gli indirizzi delle due istituzioni.
L’articolo si conclude con una non voluta nota umoristica: il capoverso “Meglio la trasparenza”. Dopo due colonne piene di malcelata pubblicità redazionale, mi sembra il massimo.
La Rete è un grande strumento di conoscenza, di utilità pratica, di svago, di supporto sociale e tanto altro. Il male della Rete è che molti si approfittano della grande Libertà che la Rete offre e la usano come strumento per promuovere azioni truffaldine o peggio.
Solo una corretta conoscenza ed informazione possono aiutarci a mantenere la Rete sana esattamente come facciamo tutti i giorni per tentare di mantenere pulite le nostre città.