Crisi finita. Dicono. Proviamo a leggere in questa rassegna stampa per capirci qualcosa di più!
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Discussione: Crisi finita. Dicono
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13-09-09, 17:17 #1
Crisi finita. Dicono
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25-09-09, 11:03 #2
Evviva il positivismo
Crisi finita... per fortuna che qualcuno c'informa di questo, peccato che quel ch'è tangibile e quel ch'è visibile nel quotidiano non corrisponde a quest'affermazione positivistica. Certo nella vita bisogna esser positivi, ma guardiamo la realtà, fabbriche che chiudono, che mettono i dipendenti in cassa integrazione, in mobilità. L'edilizia è ferma da più di un anno e non accenna ripresa, gli immobili che si sono costruiti negli ultimi due anni sono per la maggiore invenduti. Quel che sto affermando non è certo dettato da letture d'articoli, ma da vita vissuta il mio lavoro consiste proprio nel seguire i cantieri edili, cantieri che vanno a rilento per mancanza di finanziamenti, cantieri che chiudono per insolvenze da parte delle imprese, operai che non vengono pagati per mesi. Ma come voi tutti, da buoni italiani, ben sapete per tradizione l'italiano medio ha sempre investito nel mattone, ma oggi questo non è più possibile, come si può parlare d'investimenti quando l'italiano medio fa fatica ad arrivare a fine mese. Ma la crisi sta finendo.... per fortuna che qualcuno ci vuole tirare su il morale.
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25-09-09, 12:24 #3
Cos'è la barzelletta del secolo, che la crisi è finita?
Condivido in pieno l'intervento di Paola e aggiungo...
qui in Piemonte proviamo a dirlo a quelli che lavorano nel settore dell'automobile che la crisi è finita o anche solo che sta finendo e vediamo la reazione!
Tanto per non andare troppo lontano, nell'azienda dove lavora (per fortuna, ma comunque lavoro grarantito solo di mese in mese) mio marito, la maggioranza è in cassa integrazione da un anno, sono tutti progettisti specializzati e ingegneri...non è un bel momento ve lo assicuro!
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25-09-09, 12:32 #4
Positivismo, Realismo, Negativismo
Della crisi che ha colpito tutto il mondo ci siamo accorti circa un anno fa quando gli effetti hanno iniziato ad essere pesanti e diffusi.
Questi effetti sono stati maggiormente sentiti da i più deboli e dai più poveri ed avranno sicuramente conseguenze abbastanza durevoli.
La cosa importante è che la lettura di tutti i parametri che ci permettono di capire l'economia ci dice che è iniziata una fase di ripresa, ma questo non vuol dire che è scattato un interruttore ed automaticamente in un istante tutto torna come prima.
Come per una malattia c'è la guarizione clinica, poi il periodo di convalescenza, poi il recupero e poi, anche a guarigione completa, qualche residuo danno può esserci.
Lo stesso accade per l'economia, ora siamo molto vicini alla guarigione clinica e poi verrà tutto il resto.
Come avviene nelle malattie, il negativismo durante la convalescenza è il modo migliore per riammalarsi o per andare in depressione.Attilio A. Romita
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25-09-09, 13:04 #5Adriana Peratici Guest
Ma come si fa ad essere positivi, se poi sentiamo parlare di scudo fiscale e di capitali all'estero! Chi vogliono prendere in giro?
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25-09-09, 15:28 #6
"Evviva l'ottimismo",per riempirsi la bocca di qualunquismo!!!
Giusta constatazione "clinica" ma,se del convalescente,dopo le dimissioni ospedaliere,si perde ogni traccia perchè si da per scontato che potrà guarire definitivamente da solo, il rischio di ricaduta è molto probabile!
Certamente,in queste circostanze di congiuntura negativa (comune a gran parte dei cicli economici negativi, anche a causa di eccesso di produzione),non appare conveniente e salutare schierarsi sempre dalla parte del partito dei pessimisti o dei catastrofisti,io,pero',con tutta sincerità, non posso nemmeno schierarmi nel partito opposto: fra coloro cioè che, sin dall'inizio della crisi,hanno fatto di tutto per minimizzare e barattare con superficialità la reale situazione econonomica con gli auspici ottimistici e superficiali di risolvere gran parte dei nostri problemi!
L'aggravante,inoltre,tanto per restare in tema, è che non si è provveduto sufficientemente a trovare delle soluzioni che potessero,non dico per prevenire (che è sempre meglio che curare),ma ad adottare con determinazione,il benchè minimo impegno finanziario,per cercare di creare nuovi stimoli produttivi di crescita economica(mi riferisco alla finanziaria 2010).
L'esempio piu' eclatante fra questi segnali negativi e,non certo forieri di speranze ottimistiche,sono da ricercare nei finanziamenti,perlopiu' negati dalle banche alle piccole e medio imprese,e alle microimprese(fatto ancor piu' grave), costrette,sempre piu' diffusamente,a chiudere i battenti!!!Ultima modifica di Paolo Gruppuso : 25-09-09 a 16:02
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25-09-09, 15:36 #7
Mali minori
Adriana,
spesso in momenti critici occorre accettare delle cose che da un punto di vista etico assoluto non sono giuste.
Lo "Scudo fiscale" è un modo di far emergere capitali che "oramai" sono perduti dal punto di vista del fisco italiano e che con questa manovra si prova a far venire alla luce.
L'aspetto etico negativo è che si cerca di sanare una precedente malefatta.
L'aspetto pratico è che si recupera qualcosa di perso.
L'etica è una cosa bella, ma quando diventa talebanesimo produce danni.
Un certo realtivismo etico è un fatto reale del quale non se ne può fare a meno. L'importante è sapere e conoscere di quanto si devia, chi dice "o etico o niente" è simile a Sansone che morì con tutti i Filistei.
Io preferisco vivere, anche con l'anima un po grigia.Attilio A. Romita
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25-09-09, 15:52 #8
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25-09-09, 16:04 #9Adriana Peratici Guest
BRAVO PAOLO!!!!!!! se poi pensiamo che fanno le leggi apposta per chi corrompe o fa falsi in bilancio, dobbiamo stare proprio allegri e ballare sulla nave Titanic che affonda!
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25-09-09, 16:08 #10
Atteggiamento personale ed atteggiamento politico
In queste discussioni penso che si debba sempre fare una distinzione tra gli atteggiamenti personali e l'atteggiamento politico che occorre tenere in particolari situazioni reali.
Ognuno di noi "fessi" come dice Paolo, "onesti" come preferisco è eticamente in regola e giustamente ne è fiero.
Esiste una realtà, o meglio una situazione, per la quale alcune entità presenti sul territorio si sono comportate in modo non etico e, in soldoni" non hanno pagato le tasse ed hanno nascosto i guadagni "in un materasso estero"
Oggi per la congiuntura che si è verificata nel mondo, dovuta ad una enorme quantità di fattori ed ad una ciclicità reale dell'economia, ci troviamo nel bisogno di recuperare tutte le "forze economiche" possibili, anche a costo di "turarsi un po il naso".
Le banche possono "facilitare" gli investimenti se hanno soldi e se sono capaci di investirli.
L'attuale crisi ci ha dimostrato che "l'eccesso di investimento facile" ovvero qualla che una volta si chiamava "la catena di S. Antonio" è fallita.
Investimenti oculati e capitali disponibili sono due strumenti utili per risalire e, come si sà, la salita è più difficile della discesa che se presa male fa fare grandi ruzzoloni.Attilio A. Romita
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