Cos’è necessario?
E’ necessario scrivere una domanda,
e alla domanda allegare il curriculum.
A prescindere da quanto si è vissuto
il curriculum dovrebbe essere breve.
E’ d’obbligo concisione e selezione dei fatti.
Cambiare paesaggi in indirizzi
e ricordi incerti in date fisse.
Di tutti gli amori basta quello coniugale,
e dei bambini solo quelli nati.
Conta di più chi ti conosce di chi conosci tu.
I viaggi solo se all’estero.
L’appartenenza a un che, ma senza perché.
Onorificenze senza motivazione.
Scrivi come se non parlassi mai con te stesso
e ti evitassi.
Sorvola su cani, gatti e uccelli,
cianfrusaglie del passato, amici e sogni.
Meglio il prezzo che il valore
e il titolo che il contenuto.
Meglio il numero di scarpa, che non dove va
colui per cui ti scambiano.
Aggiungi una foto con l’orecchio scoperto.
E’ la sua forma che conta, non ciò che sente.
Cosa si sente?
Il fragore delle macchine che tritano la carta.
Wislawa Szymborska (Premio Nobel per la Letteratura 1996)
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Discussione: Scrivere il curriculim
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10-02-12, 07:29 #1
Scrivere il curriculim
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10-02-12, 12:42 #2
Capita l'antifona, amici? Dopo questa colta lettura, tranquilli, però: il nostro amico Piero vi fornirà, poco per volta anche indicazioni pratiche per il "vostro" curriculum. Sono sicura che, una volta redatto e riletto, anche voi troverete che le parole di Szymborska sono perfette! Buon curriculum a tutti. vp
PS L'altro giorno sentivo alla radio il racconto a vivavoce dell'esperienza di una ragazza laureata che ha spedito 500 curriculum "personalizzati" a seconda dell'azienda di destinazione. Raccontava la sua fatica e la sua costanza, con tenerezza, adesso che da mesi è assunta con ottima soddisfazione e a tempo indeterminato!
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10-02-12, 13:10 #3
CV (segue)
Grazie Vitalba per l'opportunità.
Ebbene
Il curriculum vitae
è lo strumento per farsi conoscere
e farsi convocare per un colloquio
Le maggiori imprese ne ricevono a centinaia: ecco perché è importante che sia compilato con estrema cura e attenzione ai particolari
Il Curriculum Vitae, I contenuti essenziali.
dati anagrafici (n. di telefono!, stato civ., e-mail)
studi e formazione
lingue conosciute, a che livello, come
conoscenze informatiche
esperienze extrascolastiche/lavorative
altri dati e informazioni personali
autorizzazione al trattamento dei dati personali ai sensi della legge sulla privacy (DL 196 del 30/06/2003
Attenzione all'indirizzo E-mail, che sia sobrio ( ne vedo di tutti i colori).
Mi fermo qui. Aspetto che qualche diretto interessato batta un colpo.Ultima modifica di Piero Romano : 10-02-12 a 13:13
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14-02-12, 22:17 #4
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Buonasera,
a proposito di CV avrei un paio di domande..
Prima di tutto vi sono pareri discordanti circa lavori ed esperienze estranee alla posizione per cui ci si candida. Voi cosa consiglieresti al riguardo? Meglio inserire anche esperienze che non hanno nulla a che vedere con la posizione cui si aspira o meglio evitare?
Nella lettera di accompagnamento, invece, cosa è opportuno scrivere?
grazie mille
Giorgio
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15-02-12, 12:22 #5
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Ciao Giorgio, bella domanda. Di solito nel cv si scrivono le esperienze lavorative più significative e relative al lavoro per cui fai domanda, cioè se il lavoro è ad esempio grafico, non metti che hai lavorato nei ristoranti
ma attenzione, potrebbero essere importanti esperienze diverse per evidenziare alcuni pregi del tuo carattere, per esempio se eri caposala metti in evidenza che sei un buon coordinatore di gruppo. Il cv deve essere lungo massimo 2 pagine, altrimenti non lo leggono. Nella lettera di presentazione invece scrivi qualche riga su di te, perchè sei intreressato al lavoro in questione, perché potresti essere la persona più adatta per loro, cosa potresti apportare alla ditta, e cose del genere, mi raccomando non deve essere un riassunto del cv! Poi dipende dai paesi, ho trascorso un periodo di vacanza in un magnifico appartamento a Londra e un'amica mi ha spiegato quanto siano diversi i curricula nei paesi anglosassoni. In Germania, per esempio, è obbligatoria la foto, da noi proibita.
spero la mia risposta ti sia stata utile...Ultima modifica di vanni : 30-07-12 a 16:19
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15-02-12, 12:30 #6
Caro Giorgio,
ti ringrazio per i tuoi quesiti, che reputo interessanti.
Se hai effettuato delle esperienze di una qualche rilevanza, inseriscile pure.Anche se una esperienza non è correlata necessariamente ad un lavoro a cui si aspira, ha comunque consentito di conoscere il mondo del lavoro e l'intervistatore potrebbe chiederti di parlarne.Nel corso della tua futura attività, i trascorsi di lavoro poco significativi spariranno per non incidere negativamente sulla concisione del CV.
Circa la seconda domanda, la lettera di accompagnamento, generalizzata nel mondo anglisassone ( la cosidetta Cover Letter) lo e' meno in Italia e dovrebbe contenere in calce, prima della firma, la dichiarazione relativa alla privacy.
Eccone i contenuti:
Riportare i propri dati personali essenziali
Attenzione all’indirizzo dell’impresa. Se si risponde ad
una inserzione, indicarne sempre i riferimenti.
Se possibile indirizzarla ad una persona specifica
(alla c.a. del dott/dott.ssa…)
Dire perché ci interessa l’impresa
Dire cosa si offre, non cosa si vuole
Evidenziare i propri punti forti
Indicare i ruoli preferiti (ma non escluderne altri)
Dare un’immagine di sé che possa suscitare l’interesse
di chi riceve la lettera .
L'ideale sarebbe di adattare la lettera all' impresa a cui ci rivolgiamo.
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15-02-12, 20:13 #7
Un'altra considerazione: se non si trova subito lavoro, ritengo sia molto utile occuparsi in una onlus di volontariato. Arricchisce il Cv, spesso si impara, si stringono relazioni e viene apprezzato dalle aziende in quanto denota spinta sociale.
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16-02-12, 14:16 #8
Sulla "spinta sociale" giustamente citata da Piero, confermerei che le aziende oggi si interessano sempre più alla sostenibilità ambientale, alla presenza responsabile sul territorio, alla green economy, tutti temi nei quali i giovani sono intellettualmente più duttili e di più rapida adesione. Una "carta in più", dunque, da giocarsi, anche nel curriculum, per segnalare una ventata di responsabilità giovane che si è disposti a portare in dote, in caso di assunzione. E come sempre, in bocca al lupo a tutti!vp
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21-02-12, 14:15 #9
Trends USA
Da noi arrivano dopo anni. Ora però con la velocità della comunicazione è sempre vero?:
Articolo tratto da Linkedin Job Rumors.
Secondo un articolo pubblicato sul sito del Wall Street Journal, alcune ditte stanno smettendo di chiedere il curriculum ai candidati.
Ad esempio, Union Square Ventures ha recentemente pubblicato un annuncio di lavoro per un ‘investment analyst’.
Invece di chiedere il curriculum, questa ditta di venture-capital (con investimenti in aziende tecnologiche come Twitter, Foursquare, Zynga e altre) ha chiesto ai candidati di spedire links che rappresentino la loro “presenza sul Web” come ad esempio il proprio profilo su Twitter oppure un Tumblr blog.
I candidati inoltre hanno dovuto sottoporre brevi video nel quale dimostravano il proprio interesse per l’annuncio di lavoro.
Union Square afferma che questa procedura consente loro di assumere i candidati migliori, in particolare considerando i propri investimenti nei settori di Internet e social media, e intende utilizzarla in futuro per trovare i candidati migliori.
Tante aziende stanno utilizzando sempre di più i social networks come Linkedin, profili video e quesiti on-line per giudicare meglio l’idoneità del candidato. Alcune richiedono ancora il curriculum come parte integrante della procedura di selezione, alcune invece non lo richiedono.
Scrivere il CV in Inglese
Christina Cacioppo, una ‘associate’ presso Union Square Ventures, scrive sul blog contenuto all’interno del sito dell’azienda e spiega la procedura di assunzione da loro usata: “un curriculum non fornisce abbastanza dettagli sul candidato. Io stesso fui assunta dopo aver compilato un profilo nel quale ho menzionato il mio blog personale, il mio feed di Twitter, il profilo Linkedin e altri link a siti di social media dove parlavo ad esempio dei posti che ho visitato viaggiando. Siamo interessati a capire la vera natura dei candidati, come pensano e come si comporterebbero in qualità di colleghi.”
John Fischer, proprietario di Stickergiant.com, rivela che la sua ditta usa un sondaggio on-line per filtrare i candidati. Le domande vengono cambiate a seconda dell’annuncio di lavoro mentre allegare un curriculum è possibile ma non è obbligatorio.
Fischer rivela che ha iniziato a usare questa procedura diversi anni fa quando ha iniziato a ricevere troppi curriculum da candidati che non avevano o le qualifiche o un interesse genuino verso il posto di lavoro.
Il richiedere ai candidati di rispondere ad un sondaggio (quindi di dover faticare un pochino di più) si rivela un ottimo filtro iniziale in quanto solo quelli veramente motivati faranno la fatica.
Un altro esempio di assunzione senza l’uso del curriculum è fornito da IGN Entertainment, una azienda nel settore dei videogiochi, che ha lanciato un programma chiamato Code Foo attraverso il quale insegnava competenze di programmazione a giocatori di videogiochi con poca esperienza al riguardo, pagandoli mentre imparavano.
Invece di chiedere di inoltrare curriculum, l’azienda ha pubblicato una serie di sfide sul suo sito Web con l’obiettivo di valutare la capacità di pensiero dei candidati. Chiese inoltre ai candidati di registrare un video attraverso quale veniva loro chiesto di dimostrare la propria passione per i videogiochi e per i prodotti dell’azienda.
Quasi 30 candidati furono scelti per il programma Code Foo e, dopo sei settimane, sei di loro furono assunti a tempo pieno. Molti degli assunti erano candidati “non tradizionali” che non avevano istruzione universitaria oppure avevano poca esperienza lavorativa.
Greg Silva, il “vice president of people and places” della IGN afferma “se avessimo semplicemente dato un’occhiata al loro curriculum all’inizio della procedura non li avremmo assunti”. La ditta però richiede un curriculum da posti di lavoro più “tradizionali”.
Nonostante tutto la maggior parte delle ditte utilizzano ancora il curriculum come primo passo all’interno della procedura di assunzione. Anche ditte come Google che ha assunto 7000 persone nel 2011 dopo aver ricevuto più di 2 milioni di curriculum.
Todd Carlisle, direttore di ‘staffing’ di Google, afferma però che legge il curriculum al contrario, sostenendo che le prime esperienze di lavoro, gli hobby, le attività non pertinenti al lavoro o il volontariato spesso offrono utili indicazioni su quanto il candidato riuscirà ad inserirsi nella cultura aziendale di Google.
Il mio consiglio?
Continuate a costruire il miglior curriculum possibile ma siate consci di dover creare anche un profilo eccezionale sui social media.
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